Per richiedere il cambio della propria residenza è quindi necessario presentare l’apposita dichiarazione all’Anagrafe del Comune competente. Ai fini della legge sull’anti legge anti-abusivismo (art. 5 del D.L. 28.3.2014 n.47 convertito nella legge 23.5.2014 n. 80) i cittadini dovranno presentare poi, oltre alla domanda per il cambio di residenza, anche una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti titolo regolare di occupazione immobile.
Alla dichiarazione di residenza vanno allegati copia carta d’identità e codice fiscale del richiedente e dei familiari (anche copia passaporto e permesso di soggiorno se stranieri), mentre non occorre allegare copia libretto veicoli e patente ma solo indicare il possesso di patente e di mezzi immatricolati.
Al fine di agevolare gli accertamenti dell’Ufficio Anagrafe ai sensi della legge anti-abusivismo si chiede di inviare il contratto di occupazione immobile indicato nella domanda. In mancanza si avvisa che l’Ufficio è tenuto ad effettuare le verifiche opportune previste dalla legge anti-abusivismo sulla regolarità dell’occupazione dell’alloggio.
Per gli stranieri, al fine dell’iscrizione nell’Anagrafe della popolazione, rimane il vincolo:
- del possesso del permesso di soggiorno per i cittadini stranieri non comunitari, che dovrà essere dimostrato al momento della richiesta dell’iscrizione;
- del possesso dei requisiti di soggiorno per i cittadini dell’Unione Europea.
Per i cittadini comunitari ed i cittadini stranieri non comunitari consultare gli appositi allegati conl a specifica documentazione da presentare.
I cittadini comunitari possono soggiornare in Italia per un periodo superiore a tre mesi a condizione che dimostrino di poter provvedere al proprio sostentamento e a quello dei propri familiari, in quanto lavoratori autonomi o subordinati, o in possesso di risorse economiche sufficienti e titolari di una assicurazione sanitaria.
I cittadini stranieri possono dimostrare i legami di parentela presentando adeguata documentazione autentica rilasciata dallo Stato di appartenenza, opportunamente legalizzata e tradotta in lingua italiana.