La colonia Elioterapica

L'edificio dell'ex Colonia elioterapica è ancora oggi considerato uno degli esemplari più rappresentativi dell'architettura razionalista italiana e sorge nel punto più alto della città di Legnano, sulla collina parco-bosco dei Ronchi.

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Descrizione

La Colonia elioterapica fu realizzata nel giro di pochi mesi tra il 1937 e il 1938 secondo il progetto del giovane studio milanese BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgioioso, Enrico Peressutti, Ernesto N. Rogers), che ideò un edificio da manuale costituito da diversi fabbricati tra loro collegati aventi conformazioni chiare strettamente legate alle diverse funzioni che ospitavano.

Il complesso si articolava in quattro spazi: l'edificio principale, il capanno nel prato per la siesta, il padiglione circolare con i servizi, gli impianti all'aperto (aula, campi elioterapici, prato alberato). Paradossalmente la piena rispondenza dell'architettura alla funzione che doveva ospitare ne ha segnato la condanna con il venir meno dell'attualità della destinazione stessa. L'edificio doveva infatti soddisfare l'obiettivo di massima permeabilità ai raggi solari dovendosi proporre come alternativa urbana alle colonie marittime per curare il rachitismo e contrastare il dilagare di patologie respiratorie infantili promossa dal governo fascista.

Della struttura dei BBPR oggi non rimane molto. Il corpo che ospitava gli uffici della direzione delle colonie e gli spogliatoi per i bambini infatti è stato abbattuto e sostituito da anonimi edifici che oggi ospitano un Centro psico-sociale. La trasformazione è attribuibile alla conversione della colonia in centro di riabilitazione per le vittime di infortuni sul lavoro negli anni '50. In quest'occasione è stato anche suddiviso in tre parti l'open-space occupato originariamente dagli spazi del refettorio per ospitare una sala lettura, una palestra ed una piscina.

Cessata anche l'attività come centro di recupero l'edificio ha perso ogni uso, ed è rimasto un contenitore vuoto accanto agli spazi del CPS di Legnano. Oggetto inoltre negli anni 90 di numerosi episodi di incendio, oggi lo troviamo in un avanzato stato di degrado.
La Colonia contava anche un gruppo scultoreo di Lucio Fontana, andato perduto.

Indirizzo

Pagina aggiornata il 30/01/2024