Nell'A.S. 2020/2021 frequentano la Scuola Collodi circa 190 bambini.
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Carlo Collodi
Carlo Lorenzini, più noto con lo pseudonimo di Collodi (dal nome del paese natale della madre), nasce a Firenze il 24 novembre 1826. Primogenito di una numerosa e sventurata famiglia (dei dieci figli, sei ne muoiono in tenera età), Carlo frequenta le elementari a Collodi, affidato ad una zia. Malgrado il carattere vivace, inquieto e propenso all'insubordinazione, viene avviato agli studi ecclesiastici.
Quando il fratello Paolo Lorenzini diventa dirigente nella Manifattura Ginori, la famiglia acquista finalmente un po' di serenità e di agiatezza, e Carlo può iniziare la carriera di impiegato e di giornalista.
Nel 1848, partecipa come volontario alla prima Guerra d'Indipendenza nelle file dei mazziniani. Nell'estate dello stesso anno fonda il quotidiano di satira politica "Il Lampione", Nel 1856 scrive il libro "Un romanzo in vapore", con accenti trasgressivi e pieni di humour, a cui fa seguito "Il viaggio per l'Italia di Giannettino"
Collodi, scrittore dal carattere spiritoso, versatile, da taluni considerato molto pigro, collabora, fino al 1875, a numerosi giornali; scrive pure romanzi e drammi teatrali, nessuno dei quali però di particolare valore creativo. Il primo testo dedicato all'infanzia è del 1876: "I racconti delle fate", splendide traduzioni di fiabe francesi commissionate dalla libreria editrice Paggi. Da allora, Collodi si cimenta nel genere della letteratura infantile, con la realizzazione di una serie di testi scolastici che lo rendono un benemerito dell'istruzione pubblica nell'Italia appena unita.
La vera notorietà di Collodi arriva, però, con la pubblicazione del romanzo “ Le avventure di Pinocchio” storia del burattino più famoso del mondo. Pubblicato inizialmente a puntate, a partire dal 7 luglio 1881, sul "Giornale per i bambini" di Ferdinando Martini, con il titolo di "Storia di un burattino", esce integralmente nel 1883 con l'editore Felice Paggi di Firenze. L'opera è stata pubblicata in 187 edizioni e tradotta in 260 lingue o dialetti. Prima di aver goduto del meritato successo, Carlo Collodi muore, improvvisamente, il 26 ottobre 1890 a Firenze.