Comincia con quattro sculture, collocate oggi nel centro della città “Icone dell’anima”, il progetto espositivo delle opere di Ugo Riva che culminerà in autunno con la mostra a Palazzo Leone da Perego.
Delle quattro opere collocate oggi, le tre di grandi dimensioni, “Sull’abisso” in piazza San Magno, “Paradiso perduto” in via Luini e “Il Giudizio” nel giardino di Palazzo Leone da Perego, tutte fusioni a cera persa in bronzo, fanno parte di una ricerca poetica e formale che ha impegnato Riva per un decennio sul tema del "Tempo", del rapporto fra l’essere umano e l’eternità, quindi sulla nostra origine e fine e, da ultimo, sull’interrogativo: ci sarà un Giudizio? "L’Angelo" (sempre nel giardino di Palazzo Leone da Perego), realizzato con la tecnica della fusione a cera persa in alluminio e collocato su una colonna di due metri, è uno dei lavori iconici di Riva su cui il Maestro lavora da molti anni e che è diventato il soggetto che più lo identifica nei confronti del pubblico.
Dal maggio 2012 i suoi “Frammenti” sono esposti nella Sala Previati del Castello.
Ugo Riva, nato a Bergamo nel 1951, si è interessato all’arte figurativa sino dall’adolescenza; nel 1977
si è avvicinato alla scultura. A partire dagli anni Ottanta sono decine le mostre dei suoi lavori allestite
in Italia (fra cui Biennale di Venezia; Triennale, Palazzo della Permanente ed EXPO di Milano;
Festival dei due mondi di Spoleto; Vittoriale degli italiani di Gardone Riviera; Giardino della
Gherardesca a Firenze; Fortezza Medicea ad Arezzo; Palazzo Te a Mantova e Palazzo Creberg
Bergamo) e all’estero (Washington, Seul, Parigi, Bruxelles, Den Haag).