Sembra che capiti solo ai nostri giorni. Cartelli o reportages televisivi ci avvisano di stare all’erta in mezzo alla calca, ci mettono in guardia in metro, in strada, allo stadio… bisogna tenersi ben stretta la borsa e fare attenzione ai documenti. Ma la storia si ripete e non è una novità. Fa testo la domanda inoltrata al Comando del Reggimento Savoia Cavalleria (3°), protocollata dal Municipio di Legnano alla fine di agosto 1924, per richiedere il duplicato del foglio di Congedo. E così veniamo a sapere che l’ex sergente in questione, classe 1897, dichiara di “averlo smarrito in seguito ad un borseggio avuto il 23 aprile in Milano”.
Non è ancora arrivata la metropolitana, ma in compenso ci sono i disonesti, i ladri, i borsaioli. La città tentacolare non si smentisce.
Per pareggiare i conti, per così dire, conserviamo in archivio il Foglio di Congedo illimitato, in data 27-05-1924, di un soldato, a termine di legge, dispensato dal compiere la ferma. Emesso dal Regio Esercito Italiano è esteticamente bellissimo, incorniciato da un tripudio di simboli che illustrano allegoricamente la nazione, la casa regnante con una fantasmagoria di stemmi, bandiere, aquile, ramages decorative, foglie di quercia e d’alloro, elmo, corone intorno ad una grande Italia turrita coraggiosa come un leone. Non ha nulla da invidiare ad una miniatura.
In allegato la lettera al Comando del Reggimento Savoia Cavalleria e il Foglio di congedo illimitato