“Mos est…” È opinione comune che la Regia Patente di città sia stata recata a Legnano dall’allora presidente del Consiglio dei ministri Benito Mussolini, durante la visita dell’ottobre 1924.
Le fonti ufficiali ci dicono che di sicuro è passato sul nuovo tratto autostradale della Milano-Laghi, percorso qualche settimana prima dai mezzi del corteo del re Vittorio Emanuele III, giunto ad inaugurare il tratto Milano – Varese, concluso il 21 settembre del 1924, a tempo record, dopo poco più di un anno di lavoro.
Il presidente ha certamente affrontato una giornata impegnativa, che l’ha visto prima a Milano, poi a Legnano e a Gallarate. Senza dubbio, se dobbiamo credere ai cronisti dell’epoca, è stato invitato in città, a furor di popolo, e con grande apparato per un motivo importante: l’inaugurazione dell’Istituto Bernocchi.
Ma se il re Vittorio Emanuele III fa scrivere nero su bianco, apertis verbis, sulla Patente, dopo aver emesso il decreto in data 15 agosto,
“ … dopo aver registrato…e trascritto…VOGLIAMO ORA SPEDIRE SOLENNE DOCUMENTO della accordata grazia al Comune concessionario….
Date a Roma, addì sedici del mese di novembre dell’anno 1924. ”
Come si sarebbe potuta portare la lettera a Legnano a ottobre?
E se fosse l’affermazione trionfalistica di qualche giornale del tempo, preso da entusiasmo?
Il buonsenso mi suggerisce di credere che i legnanesi avranno forse avuto la notizia dell’avvenuta registrazione, non la lettera!
Ma questo è il bello della ricerca. Continueremo a vagliare i documenti e le fonti storiche; magari saremo più fortunati e troveremo qualche pezza giustificativa. Che per ora non c’è.