Il progetto interviene su n. 2 macroaree della città di Legnano, definite quali aree “bersaglio” del finanziamento <<“LA SCUOLA SI FA CITTÀ” PER L’ATTUAZIONE DI STRATEGIE DI SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE SOSTENUTE NELL’AMBITO DEI FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI PER IL PERIODO 2021-2027>>. Le aree bersaglio riguardano il quartiere “Canazza” e il quartiere che da Viale Gorizia si estende verso il centro città, denominato per convenzione “ambito Gorizia”.
Nello specifico, il progetto relativo alla presente azione n. 5/6 “Community campus e silent living streets” insiste principalmente su strade e piazze, ovvero negli spazi aperti pubblici ricadenti nelle due aree “bersaglio”, che mettono in connessione tra loro le scuole presenti e gli altri edifici oggetto delle azioni in ambito “La scuola si fa città”.
Le aree di intervento, nelle quali verranno creati innovativi spazi da fruire, piazzette scolastiche, zone di aggregazione aventi come protagonisti gli spazi verdi e sostenibili, sono principalmente:
- Piazza Enrico De Nicola (davanti alla scuola primaria De Amicis);
- Piazza Turati;
- Area limitrofa alla scuola secondaria di primo grado Bonvesin de la Riva;
- Viale Gorizia, con una particolare riqualificazione nel tratto antistante il liceo Galilei;
- Via Armando Diaz, nel tratto davanti alle scuole Bernocchi e Dell'Acqua, continuando poi attraverso il parco Donatori del Sangue, fino alla piazzetta davanti alla ex casa del Balilla e, ancora, fino all’ex liceo di via Verri;
- Quartiere Canazza, intorno alle scuole Anna Frank e Pascoli, ove verrà realizzato anche un giardino sensoriale.
Obiettivo del progetto è la “rigenerazione urbana” delle aree “bersaglio” sopra descritte, tramite l’organizzazione di spazi all’aperto che favoriscano l’aggregazione sociale, soprattutto intorno alle scuole.
Le nuove piazzette saranno realizzate tramite nuovi arredi, segnaletica innovativa, nuovi percorsi pedonali, creazione di pavimentazioni permeabili a discapito di quelle in asfalto, al fine di ottenere spazi verdi e percorsi drenanti.
Le nuove pavimentazioni urbane saranno costruite in modo tale che l’acqua piovana non ristagni, ma penetri direttamente nel terreno permeabile, senza dover usare la rete fognaria, creando cioè una città sostenibile e resiliente, in grado di reagire meglio ai nuovi fenomeni del cambiamento climatico.
Verranno ridisegnati gli ambiti presso le uscite degli istituti scolastici, realizzando spazi pubblici di aggregazione che favoriscano sia la sosta (tramite fornitura e posa di panchine e arredo urbano) sia l’attraversamento pedonale (tramite ridisegno dei percorsi e delle pavimentazioni).
Gli interventi saranno effettuati con materiali attenti alle prescrizioni delle norme CAM e alla sostenibilità dell’intervento, in accordo al principio del “DNSH”.
Il progetto, in corso di redazione esecutiva, si declinerà in una serie di “sentieri” e “radure” perché i progettisti hanno interpretato la nostra città come uno spazio urbano assimilabile a uno spazio naturale, con percorsi verdi e radure, ovvero piazzette dove rendere piacevole lo stare.
Il progetto muove infatti da un approccio urbanistico “dolce”: la popolazione deve riappropriarsi degli spazi della città e, di conseguenza, la città deve diventare più vivibile e più a misura d’uomo.
Da uno studio della città di Legnano emerge che entro un raggio di 1 km a piedi o 3 km in bicicletta, equivalenti a circa 15 minuti di percorrenza, è possibile raggiungere la maggior parte delle aree della città.
Prende quindi vita la definizione del “sentiero”, un filo che tiene insieme un sistema, in questo caso le scuole e edifici di rilevanza architettonica o di importanza pubblica, una ragnatela di percorsi in parte già previsti ma che verranno riconnessi e implementati. All’interno di questa ragnatela ci sono le Radure, luoghi dello stare, comunicare, riposare, giocare. Sono proprio le radure che diventano le aree di intervento.
Nelle radure si prevede di andare a creare delle superfici condivise tra persone e “automobili” con conseguente riorganizzazione dello spazio per garantirne la convivenza.
Un ruolo fondamentale nella visione di progetto lo assume il verde, in gran parte già presente sul territorio ma troppo poco valorizzato e connesso con la città.
Viene sviluppato il concetto di “ecogiardino”, un giardino progettato e gestito in modo sostenibile, con l'obiettivo di favorire la biodiversità, proteggere l'ecosistema locale e promuovere pratiche di coltivazione eco-friendly. Gli ecogiardini sono progettati tenendo conto dei principi dell'ecologia e dell'ecosostenibilità, utilizzando ad esempio piante native, riducendo l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, e incoraggiando la raccolta delle acque piovane.
Vogliamo dare vita a luoghi sicuri e accoglienti dove i giovani possano trascorrere del tempo in tranquillità e dove gli spazi attualmente trascurati possano rinascere attraverso un approccio evolutivo.
Anche la luce, pensata per garantire sicurezza ed efficienza energetica (come, ad esempio, i rilevatori di movimento che fanno in modo che la luce si accenda automaticamente ogni volta che il sensore rileva un movimento), diventa un elemento di riconoscibilità progettuale.
All'interno di queste aree aperte, immaginiamo una sinfonia di colori e innovazioni intelligenti, con l'obiettivo di offrire luoghi di incontro e di relax. Saranno creati spazi dove le persone possano sedersi, condividere idee, godere appieno della bellezza dei luoghi circostanti. In tal modo, intendiamo promuovere una sensazione di appartenenza e di benessere nella comunità, contribuendo a rendere Legnano un luogo ancora più accogliente e vivibile per tutti.
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO € 4.033.000 di cui:
FONDI FESR € 3.953.000
ALTRI FONDI / RISORSE PROPRIE € 80.000